Rifiorisce l’orto giardino del Redentore

Dopo i Giardini Reali Venice Gardens Foundation prosegue la sua missione in città
di Mariachiara Marzari

Dopo i Giardini Reali, Venice Gardens Foundation con il progetto In Venetia Hortus Redemptoris, restituisce alla città il Compendio del Giardino del Convento della Chiesa del Santissimo Redentore alla Giudecca, un luogo unico che per la prima volta nei suoi cinque secoli di storia apre le sue porte al pubblico.

Un organismo vivente in continua crescita e trasformazione, una bellezza pura offerta dalla natura che segue le stagioni, un’oasi unica dove il tempo e lo spazio sembrano sospesi, i Giardini Reali di San Marco, luogo a cui siamo particolarmente affezionati, sono un monumento restituito a Venezia nel 2019 dopo un lungo e impegnativo restauro condotto e realizzato da Venice Gardens Foundation. La Fondazione, ma soprattutto la sua presidente, Adele Re Rebaudengo, nella costituzione dell’idea di promuovere un’azione di ricerca e recupero di un patrimonio storico e botanico di grande rilievo in città, ha usato la parola “Gardens” al plurale, sottintendendo la volontà di una missione di restituzione sistemica. E così è stato, forte dell’esperienza dei Giardini Reali, Adele Re Rebaudengo ha intrapreso una nuova sfida, durissima e affascinante, andando letteralmente a “scovare” un luogo unico, di profonda valenza simbolica e spirituale: il Compendio del Giardino del Convento della Chiesa palladiana del Santissimo Redentore alla Giudecca.
«È un onore per Venice Gardens Foundation poter concorrere a tramandare un Bene di così alto valore storico, simbolico e spirituale, attraverso il suo restauro e conservazione nel tempo», ha dichiarato Adele Re Rebaudengo. «Un progetto reso possibile grazie sia alle affinità tra il carisma Cappuccino e la missione della Fondazione, sia al proficuo confronto con i Frati del Convento. Un percorso che ha coinvolto tanti professionisti, istituzioni e generosi mecenati che hanno partecipato con entusiasmo a questo nostro nuovo progetto, condividendone la visione e i principi: il valore del restauro, del rispetto e della protezione della natura in armonioso accordo. Un progetto attento al passato, ma rivolto anche al futuro con responsabile impegno, fedele al senso di responsabilità, sostenibilità, autosufficienza e al riconoscimento del ruolo fondante che questi luoghi ricoprono in un contesto sociale e comunitario attraverso la loro apertura nel rispetto dello spirito del luogo».
Il prestigioso e antico Complesso Monumentale del Redentore, realizzato dalla Serenissima insieme a Papa Gregorio XIII come simbolo rinascita dopo la peste del Cinquecento, si estende per circa un ettaro dal canale della Giudecca fino alla Laguna comprendendo l’Orto, le Cappelle di meditazione, le Antiche Officine, la Serra e l’Apiario. Il restauro conservativo e filologico del patrimonio botanico, artistico e architettonico, su progetto di Paolo Pejrone e a cura dell’architetta Alessandra Raso, ha ottenuto un finanziamento di due milioni dal pacchetto di recupero post-pandemico dell’Unione Europea, NextGenerationEU. Sono stati piantumati oltre 2.500 alberi e piante: ulivi e cipressi, una vasca delle ninfee e un frutteto, piante di uva, rose, glicini e bignonie, che avvolgono i 400 metri di pergolati in castagno, oltre a un giardino di pitosfori e rose affacciato sulla Laguna.
Il restauro, condotto secondo un rigoroso metodo scientifico e storico, con una particolare attenzione alla cultura botanica sviluppatasi nei secoli, ha rispettato l’originaria sacralità del luogo, rendendo possibile un’attenta fruizione d’intesa con i padri cappuccini. L’«Orto» del Redentore rappresenta dunque un esempio di ritrovata armonia, ispirata ai principi francescani: la bellezza della semplicità.

 

IN VENETIA HORTUS REDEMPTORIS
Complesso del Redentore, Giudecca
Dal 31 ottobre 2024 al 30 marzo 2025
Giovedì, venerdì e sabato dalle 10.00 alle 16.30
Biglietti: 12 euro | ridotti 6 euro
Tessera annuale residenti: 30 euro

Immagine in evidenza: Adele Re Rebaudengo, Presidente Venice Gardens Foundation, e Edoardo Bodi, Capo Giardiniere, Orto Giardino del Redentore, Giudecca – Photo Francesco Neri
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