Confermato alla guida del Settore Danza della Biennale per il biennio 2025/26, il coreografo e regista britannico Wayne McGregor (Stockport, 1970) prosegue il percorso avviato nel 2020, con cui ha portato il Festival veneziano sempre più alla ribalta mondiale come piattaforma d’eccellenza per la danza contemporanea, puntando sulla scoperta di nuovi talenti e coinvolgendo artisti di rilievo provenienti da tutti i continenti, capaci di ispirare un pubblico sempre più ampio e variegato.
Il 19. Festival Internazionale di Danza Contemporanea si terrà dal 17 luglio al 2 agosto 2025, con un programma ricco di appuntamenti quotidiani che vedranno protagonisti solisti e compagnie internazionali. Come gli anni precedenti, Biennale College Danza sarà parte integrante e motore d’innovazione del Festival con progetti di formazione e training dedicati ai giovani artisti.
Tra gli ospiti più attesi, il Leone d’Oro alla Carriera Twyla Tharp, leggendaria coreografa americana, che inaugura la Biennale Danza il 17 luglio al Teatro Malibran (con replica il 18 luglio). In occasione del sessantesimo anniversario della sua compagnia, Tharp presenta in prima europea un dittico composto da Diabelli (1998), celebre coreografia sulle 33 variazioni beethoveniane, e Slacktide, nuova creazione su Aguas da Amazonia di Philip Glass.
Il Leone d’Argento va invece a Carolina Bianchi, coreografa, regista e scrittrice brasiliana, oggi di stanza ad Amsterdam. Figura di spicco della scena sperimentale sudamericana, Bianchi presenta in prima nazionale il secondo capitolo della trilogia Cadela Força: The Brotherhood. Il lavoro, che esplora con forza il tema della mascolinità e dello sguardo maschile, è in scena al Teatro alle Tese il 18 e 19 luglio.
Tra i vincitori dei bandi per nuove coreografie, selezionati tra 361 candidature, il Nuovo Balletto di Toscana e il duo Bullyache. Il Nuovo Balletto di Toscana, fondato da Cristina Bozzolini, ha vinto il bando nazionale con il progetto Sisifo felice / Smiling Sisyphus, ideato dai coreografi Philippe Kratz e Pablo Girolami, che trae ispirazione da Il mito di Sisifo di Albert Camus. Bullyache, sigla che riunisce gli artisti multidisciplinari Courtney Garratt e Jacob Samuel, si è aggiudicato il bando internazionale con A Good Man Is Hard to Find, primo capitolo della loro Exploration Trilogy, un mix di musica, immagini cinematografiche, canzoni e storie che esplorano lo sfruttamento istituzionale. Entrambe le opere debutteranno in prima assoluta durante il Festival.