BIENNALE DANZA 2025 – MYTH MAKERS/CREATORI DI MITI

19. Festival Internazionale di Danza Contemporanea
17 Luglio 2025

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2 Agosto 2025
Wayne McGregor
di Chiara Sciascia

Confermato alla guida del Settore Danza della Biennale per il biennio 2025/26, il coreografo e regista britannico Wayne McGregor (Stockport, 1970) prosegue il percorso avviato nel 2020, con cui ha portato il Festival veneziano sempre più alla ribalta mondiale come piattaforma d’eccellenza per la danza contemporanea, puntando sulla scoperta di nuovi talenti e coinvolgendo artisti di rilievo provenienti da tutti i continenti, capaci di ispirare un pubblico sempre più ampio e variegato.
Il 19. Festival Internazionale di Danza Contemporanea, che si terrà dal 17 luglio al 2 agosto 2025, guarda lontano per immaginare il futuro attraverso la potenza generativa dell’arte a partire dal titolo Myth Makers/Creatori di miti.
«I miti hanno svolto un ruolo cruciale nel corso della storia – scrive McGregor introducendo il tema – fornendo un quadro di riferimento per comprendere l’esistenza, la moralità e il cosmo. Ci aiutano a esprimere le nostre paure, le nostre aspirazioni e i misteri della vita. Man mano che le società si evolvono, si evolvono anche i loro miti. In tempi di disordini o di transizione, quando le convinzioni e le strutture tradizionali iniziano a crollare, l’umanità spesso cerca nuove narrazioni per far fronte all’incertezza e ispirare speranza. Questi nuovi miti possono emergere da varie fonti: scienza, filosofia, esperienze collettive condivise tra le comunità e, soprattutto, dall’intenso campo dell’arte».
Tra gli ospiti più attesi, il Leone d’Oro alla Carriera Twyla Tharp, leggendaria coreografa americana, che inaugurerà la Biennale Danza il 17 luglio al Teatro Malibran (con replica il 18 luglio). In occasione del sessantesimo anniversario della sua compagnia, Tharp presenta in prima europea un dittico composto da Diabelli (1998), celebre coreografia sulle 33 variazioni beethoveniane, e Slacktide, nuova creazione su Aguas da Amazonia di Philip Glass.
Il Leone d’Argento va invece a Carolina Bianchi, coreografa, regista e scrittrice brasiliana, oggi di stanza ad Amsterdam. Figura di spicco della scena sperimentale sudamericana, Bianchi presenta in prima nazionale il secondo capitolo della trilogia Cadela Força: The Brotherhood. Il lavoro, che esplora con forza il tema della mascolinità e dello sguardo maschile, è in scena al Teatro alle Tese il 18 e 19 luglio.
Tra i vincitori dei bandi per nuove coreografie, selezionati tra 361 candidature, il Nuovo Balletto di Toscana e il duo Bullyache. Il Nuovo Balletto di Toscana, storica compagine italiana fondata da Cristina Bozzolini, ha vinto il bando nazionale con il progetto Sisifo felice / Smiling Sisyphus, ideato dal coreografo neo direttore artistico Philippe Kratz e Pablo Girolami, che trae ispirazione da Il mito di Sisifo di Albert Camus.
Bullyache, sigla che riunisce gli artisti multidisciplinari Courtney Garratt e Jacob Samuel, si è aggiudicato il bando internazionale con A Good Man Is Hard to Find, primo capitolo della loro Exploration Trilogy, un mix di musica, immagini cinematografiche, canzoni e storie che esplorano lo sfruttamento istituzionale. Entrambe le opere debutteranno in prima assoluta durante il Festival.
La compagnia australiana Chunky Move, diretta da Antony Hamilton presenterà una nuova creazione in prima europea, U>N>I>T>E>D, in scena in apertura di festival il 17 e 18 luglio. Ambientato in un’era digitale post-industriale, U>N>I>T>E>D trasforma sei straordinari danzatori in cyborg post-umani, centauri dall’aura mitologica.
Già premiati con il Leone d’argento della Biennale Danza 2024, Tao Ye e Duan Ni tornano a Venezia il 25 e 26 luglio con la prima europea di 16 e 17, i due nuovi lavori co-commissionati dalla Biennale che continuano la Serie numerica che a reso celebre la compagnia.
Un programma ricchissimo di appuntamenti quotidiani, che vedrà protagonisti solisti e compagnie internazionali, è arricchito dalla sezione Biennale College Danza, sempre più parte integrante e motore d’innovazione del Festival con progetti di formazione e training dedicati ai giovani artisti. In questa edizione gli Allievi del College lavoreranno, oltre che con il Leone d’Oro alla Carriera Twyla Tharp, con Sasha Waltz e il suo team allo studio e al riallestimento di In C di Terry Riley, brano iconico del minimalismo americano.

La 19. Biennale Danza si preannuncia come un laboratorio di miti nuovi e in continua evoluzione, dove ogni performance offre uno specchio attraverso cui osservare il nostro presente, le sfide e le speranze del nostro tempo. In questo contesto, come sottolinea McGregor, «Attraverso la loro inspiegabile ricerca creativa – prosegue McGregor – gli artisti sono sempre stati i creatori di miti del proprio tempo, ed è attraverso la loro eredità che ci addentriamo nelle profondità del loro/nostro io interiore, articolando verità universali che risuonano attraverso i tempi e le culture». Un invito a immergersi nel presente per costruire insieme i miti del futuro.

Immagine in evidenza: Wayne McGregor, ph: Andrea Avezzù, courtesy La Biennale di Venezia

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