In occasione del centenario della morte, Gabriel Fauré viene celebrato da Palazzetto Bru Zane in compagnia degli artisti che sono stati suoi allievi. Sette concerti e una conferenza mettono in luce un compositore agli antipodi delle convenzioni, pur essendo stato capofila di un’intera generazione di musicisti. Discepolo di Saint-Saëns alla Scuola Niedermeyer, si esprime anzitutto nei concerti d’avanguardia, nelle chiese e nei salotti. In una Francia lacerata dal caso Dreyfus, egli rappresenta sia un compromesso sia una via nuova. La sua influenza quale docente di composizione merita di essere rivisitata: riguarda musicisti ragguardevoli, da Nadia Boulanger a Maurice Ravel passando per Florent Schmitt, Georges Enescu e Charles Koechlin. Dopo la presentazione di giovedì 14 marzo, seguita da un concerto con Lorène de Ratuld al pianoforte, i concerti inaugurali riuniranno due generi cari al compositore rinomato per la delicatezza della sua musica da camera. Sabato 23 marzo, il Quatuor Strada e Simon Zaoui interpreteranno opere per archi e pianoforte di Gabriel Fauré e Jean Roger-Ducasse – uno dei suoi allievi più fedeli –, mentre domenica 24 marzo, Cyrille Dubois e Tristan Raës riveleranno la maestria di Fauré nell’arte delle mélodies e la sua influenza su allievi prestigiosi come Maurice Ravel e innovativi come Florent Schmitt.