Nel 2025 si presenta una duplice occasione per celebrare Georges Bizet: il 150° anniversario della prima di Carmen e della morte del suo autore. Il festival Bizet, l’amore ribelle è stato concepito a immagine del compositore, che si divideva tra opera, mélodie e pezzi per pianoforte (il suo strumento).
L’autore dell’opera francese oggi più rappresentata al mondo, Georges Bizet (1838-1875), morto all’età di 36 anni, non poté mai assaporare il suo successo. La leggenda che lo riguarda insinua che la mediocre accoglienza ricevuta da Carmen gli sia stata fatale. Per quanto eccessiva, questa idea rivela la posizione dell’artista d’avanguardia rispetto al suo tempo: tra gli anni Cinquanta e Settanta dell’Ottocento, Bizet compose un’opera che poté essere veramente apprezzata solo a partire dagli anni Ottanta. Brillante allievo del Conservatorio di Parigi, vincitore del Prix de Rome e membro attivo della Société nationale de musique, Bizet apparteneva alla generazione nata nel momento della fioritura del Romanticismo, la cui missione era trovare dei modi per rinnovarlo. Ma il pubblico dell’epoca non era ancora pronto a seguirlo. Durante il festival di primavera a Venezia, articolato in sette concerti e una conferenza, il pubblico di oggi potrà accedere a un ritratto di Bizet che va oltre il capolavoro che ha consacrato il suo successo.