Per l ‘ultima giornata Festival dei Matti, sempre al Teatrino di Palazzo Grassi, sono previsti cinque appuntamenti, a partire dalle 11.00, con l’incontro quanto mai urgente People on the move. Le vite sommerse dei prigionieri dei confini che vedrà la presidente di Emergency Rossella Miccio, Anna Clementi e Diego Saccora di Lungo la rotta balcanica, Sandro Metz, armatore di Mare Jonio e Mediterranea Saving Human con David Yambio: attivista, originario del Sud Sudan in fuga dalla guerra civile, detenuto nei campi in Libia.
Si parlerà dei confini che diventano prigioni/fortezza, luoghi di sospensione delle vite sine die. Fucine di un dolore che non può guarire, di violenze inenarrabili e smisurati crimini di pace.
Nel pomeriggio alle ore 16.00 Anna Poma e Gianfranco Rizzetto incontrano Stefano Cecconi, Spi Cgil e referente dell’osservatorio Stop Opg, Marco Rovelli scrittore e musicista; Gisella Trincas presidente Unasam per riflettere sulla fatica del vivere nel nostro tempo e i discorsi che ne parlano in Soffro dunque siamo. Dà il titolo all’appuntamento il libro di Marco Rovelli, un’inchiesta tra tecnici della psiche concordi nella critica al pensiero egemonico che fa dell’individuo un assoluto, origine e fine di ogni sorte, di ogni adattamento, benessere e sofferenza.
Dopo il confronto sull’esperienza del laboratorio Muoversi nel vortice alle ore 17.30 e la conversazione/reading con Francesco Targhetta e Gianni Montieri La colpa al capitalismo, partendo dall’ultimo libro di poesia del poeta trevigiano.
Il Festival dei Matti chiude la tredicesima edizione con Le vite volontarie di Lisetta Carmi e Brianna Carafa che la poeta Anna Toscano e la filosofa Ilaria Gaspari racconteranno per il pubblico.