Una casa al centro del mondo

Generali torna in Piazza San Marco e riporta le Procuratie Vecchie a nuova vita
di Fabio Marzari
Procuratie Vecchie The Human Safety Net

Le Procuratie Vecchie tornano a nuova vita dopo cinque secoli con il restauro da parte di Generali, operato da David Chipperfield Architects Milano. L’iconico palazzo di Piazza San Marco diventa ora la casa della fondazione The Human Safety Net, un luogo di dialogo e di scambio di idee per superare le principali sfide sociali del mondo odierno e ispirare i visitatori ad agire per liberare il potenziale delle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità.

C’era una sorta di debito morale da parte delle Assicurazioni Generali nei riguardi della città di Venezia, la cui uscita dalle Procuratie Vecchie nel 1989, dove c’erano gli uffici della direzione generale e vi lavorava una nutrita pattuglia di persone, per trasferirsi nella nuova sede di Marocco di Mogliano Veneto inferse un colpo decisivo nella direzione di un ulteriore spopolamento del centro storico. Ora questo spazio di enorme prestigio di proprietà del Leone di Trieste è rinato a nuova vita: circa 12.400 mq di superficie complessiva lorda, che occupano all’incirca l’85% delle superficie della porzione dell’edificio che chiude il lato nord di Piazza San Marco, pari a 43 delle 50 arcate esterne, per un’estensione di 152 metri. Un lavoro ciclopico che segue quello di restituzione alla città e al mondo dei Giardini Reali, aperti nel 2019.

Il restauro della Davide Chipperfield Architects: un sfida complessa

Il restauro radicale delle Procuratie è stato firmato da David Chipperfield Architects Milano, che ha sviluppato un’idea per il progetto che non è definita da un singolo gesto architettonico, ma da una serie di interventi che rispondono alla complessità dell’opera. La sfida, secondo quanto affermato dallo stesso Chipperfield, è stata quella di «riparare, riunificare e adattare i molti strati di questa storica struttura; una sfida complessa e gratificante che ci riconnette con il potere dell’architettura sia come sostanza fisica sia come processo di collaborazione».
Le Procuratie Vecchie assunsero la forma attuale nella prima metà del XVI secolo sotto il programma renovatio urbis del Doge Andrea Gritti, che coinvolse allo scopo gli architetti Mauro Codussi, Bartolomeo Bon e Jacopo Sansovino. Il loro linguaggio architettonico tra l’antico e il moderno (facciata di archi e logge) fu adottato dai successivi sviluppi delle Procuratie sugli altri lati Ovest e Sud della piazza.
Gli interventi di questo recupero contemporaneo hanno interessato il primo e il secondo piano, dove sono collocati i più prestigiosi Uffici della compagnia assicurativa Generali, la riorganizzazione dell’accessibilità e della fruibilità attraverso l’inserimento di una nuova circolazione verticale e il rinnovamento del terzo piano, con accesso pubblico agli spazi espositivi, agli spazi di lavoro, agli spazi per eventi e all’auditorium collegati a The Human Safety Net. Nello spazio attorno al quale si sviluppa la scala monumentale che collega i diversi piani è stata collocata l’installazione Monumento di Edoardo Tresoldi, che rielabora il linguaggio della colonna monumentale e dei valori a cui ambisce la società per riflettere sul proprio tempo.


In occasione dell’apertura delle Procuratie, avvenuta con un parterre istituzionale di primissimo livello tra ministri, politici e ospiti vari, Philippe Donnet, CEO di Generali, ha voluto porre l’attenzione sul fatto che «la riapertura delle Procuratie Vecchie rappresenta un momento storico sia per la comunità locale sia per quella internazionale. A distanza di cinque secoli, questo palazzo iconico, noto in tutto il mondo, recupera anche parte della missione originaria dei Procuratori: aiutare i più deboli della società. Questa diventa la casa della nostra iniziativa The Human Safety Net e sarà un luogo di dialogo e di scambio di idee per superare le principali sfide sociali del mondo odierno e ispirare i visitatori ad agire per liberare il potenziale delle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità, affinché possano migliorare le condizioni di vita delle loro famiglie e comunità. Uno spazio aperto a tutti, che supporta anche pienamente il progetto di rendere Venezia la capitale mondiale della sostenibilità».

Parte da Piazza San Marco la missione di The Human Safety Net

Un progetto concepito e realizzato da Generali in accordo con il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite. Emma Ursich, nominata segretario generale di The Human Safety Net, ha sottolineato il fatto che «la casa nelle Procuratie Vecchie apre tante opportunità per raggiungere più persone, creare nuove connessioni, scambiare, discutere, progettare e amplificare l’attenzione, la comprensione e l’azione intorno alle questioni urgenti relative all’inclusione sociale, ma anche più in generale alla sostenibilità come pietra angolare per la resilienza e il benessere umano».
Il terzo piano delle Procuratie si caratterizza, dunque, per diverse funzioni le quali vengono assolte da spazi diversi, primo fra tutti da quello spazio espositivo, che in occasione dell’inaugurazione ospita la mostra A World of Potential, curata da Orna Cohen di Dialogue Social Enterprise. In essa viene offerta ai visitatori un’esperienza personalizzata di The Human Safety Net, del suo scopo e del suo lavoro a favore delle persone svantaggiate in 23 Paesi del mondo.

Il percorso espositivo aiuta i visitatori a connettersi con il potenziale personale esplorando i propri punti di forza caratteriali e consentendo di vedere le qualità migliori delle persone che li circondano. L’esperienza è arricchita dalla presenza dell’Atelier dell’Errore, che all’interno dell’Art Studio presenta la mostra Chutzpah. All’altra estremità dell’edificio, sempre al terzo piano, The Hall è il nuovo auditorium all’avanguardia per ospitare simposi internazionali, congressi ed eventi che hanno come missione obiettivi di sostenibilità. Sarà un luogo per amplificare il dialogo globale riguardo ai temi su cui lavora The Human Safety Net: sviluppo della prima infanzia, genitorialità, impatto sociale, inclusione e imprenditorialità sociale.
Al centro dello stesso piano The Hub, uno spazio di co-working in cui i team di Thsn, le ONG partner, i beneficiari dei programmi e i volontari possono incontrarsi e collaborare con uno scopo comune. Accanto The Café, il caffè aperto anche al pubblico gestito da Illy, un nuovo indirizzo per favorire una vita “normale” in Piazza, espugnata da tempo alle attività cittadine a favore di un uso esclusivamente turistico. Il design degli interni, l’allestimento, la grafica e la multimedialità sono a cura di Migliore+Servetto. La direzione artistica del terzo piano è a cura di Davide Rampello & Partners Creative Studio.

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