Prima di diventare uno dei più grandi registi francesi, Luc Besson voleva fare il subacqueo specializzato in delfini ma, a 17 anni, un grave incidente infranse il suo sogno. Impedito a immergersi di nuovo per il resto della sua vita, torna a scuola controvoglia, passa il tempo al cinema e riesce a intrufolarsi sui set cinematografici.
All’inizio degli anni ‘80, fonda la propria casa di produzione, Les Films du Loup, e parte per Hollywood. Dirige numerosi video musicali e cortometraggi e, nel 1983, il suo primo lungometraggio, Le Dernier Combat, premiato al festival di fantascienza di Avoriaz.
Per trent’anni, i suoi film hanno riscontrato un grande successo sia mediatico che pubblico, fino a Lucy, uscito nel luglio 2014, diventato il più grande successo francese all’estero con 52,1 milioni di spettatori, a cui si aggiungono 5,2 milioni di spettatori francesi.
I film di Luc Besson sono caratterizzati da un’inquadratura iniziale con delle vedute ravvicinate del terreno che si allargano per rivelare l’ambientazione generale. Questo si può notare nell’asfalto di Nikita, nello scintillio acquatico di Le Grand Bleu e nella calda sabbia di Il quinto elemento. Nel 1994 esce il sesto film di Luc Besson, Léon che segna la prima comparsa sul grande schermo di Natalie Portman, allora dodicenne.
Nel 2015 il regista francese si trasferisce definitivamente a Los Angeles con la famiglia, dove gestisce EuropaCorp, il suo studio fondato nel 2000.
L’insuccesso delle sue ultime due produzioni (Valerian et la cité des mille planètes e Anna) e le relative difficoltà finanziarie della sua casa di produzione lo portano ad allontanarsi dal cinema per qualche anno. Torna nel 2023 con due lungometraggi molto attesi: Dogman, in Selezione Ufficiale alla Mostra del Cinema di Venezia, e June and John.
Douglas ha avuto un’infanzia difficile, caratterizzata da abusi e carenze affettive. Si sente rifiutato dal mondo e ha creato un universo intimo in cui rifugiarsi, libero dalle sofferenze causategli dalle persone che lo hanno circondato durante la vita. Fulcro di questo univ...
Per realizzare il suo primo film, Luc Besson riuscì a ottenere solo 1.500 franchi (circa 500€ di oggi) dalle banche. Il giovane regista trovò finanziamenti grazie ai suoi amici.
Film entrato nell’immaginario collettivo e originalissima prova di commedia fantascientifica, a più di un quarto di secolo dalla sua uscita nessuno può dimenticare la bianca mise a strisce di Leeloo (Milla Jovovich), l’acconciatura di Zorg (Gary Oldman), e il taxi volante di Korben (Bruce Willis).
Benché non abbia convinto la critica, Angel-A è fantastico e adorabile nella sua leggerezza e conferma l’abilità del regista nell’unire perfettamente stile, ironia e passione.
Un film colmo d’azione, a volte a discapito della trama, che ha aperto a Liam Neeson la possibilità di ottenere ruoli fino a quel momento inaspettati. L’immagine dell’eroe al telefono col rapitore della figlia è un riconoscibilissimo meme di internet.