Pablo Larraín

di Andrea Zennaro
  • giovedì, 31 agosto 2023

Il regista cileno continua a fare i conti con il travagliato passato del suo Paese, dilaniato dal colpo di stato voluto dall’imperialismo statunitense e che portò alla sanguinosa dittatura: nel suo cinema si riversano tutte le aberrazioni e le follie di una società civile martoriata, ridotta ad un’ombra senza speranza. I personaggi, sono vittime e carnefici allo stesso tempo: il protagonista dell’intenso Tony Manero del 2008, per raggiungere il proprio scopo prevarica il prossimo, usando la violenza ormai istituzionalizzata dal regime golpista.
Larraín, che più volte torna alla storia recente del Cile, riesce ad evocare fantasmi ed a dipingere un quadro realista e allo stesso tempo allucinato di un’epoca tragica. Più volte nelle sue opere c’è la lotta di un singolo contro il Potere che tenta di stritolarlo e piegarlo a suo piacimento: il protagonista reagisce e si rialza nonostante il mondo in cui vive stia precipitando verso l’inferno. Tra le sue opere troviamo anche tre biopic: Neruda, che mostra il poeta cileno sul finire degli anni ‘40 in fuga dal suo Paese perché perseguitato politicamente, Jackie, primo suo film hollywoodiano, che si incentra sulla figura della First Lady nel vortice tragico in cui era scivolata all’indomani dell’assassinio del marito JFK a Dallas e Spencer sulla principessa Diana, mostrata durante uno dei periodi più bui della sua vita alla corte d’Inghilterra.
Il regista si confronta anche con la serialità dirigendo nel 2021 la miniserie La storia di Lisey, tratta dal romanzo soprannaturale omonimo di Stephen King del 2006, con protagonista Julianne Moore.

EL CONDE

EL CONDE

Muovendosi abilmente tra l’horror e la dark comedy, Pablo Larraín immagina – questa volta in bianco e nero – un cupo universo parallelo ispirato alla recente storia del Cile. Simbolo mondiale del fascismo, dittatore spietato, responsabile della sparizione e della morte ...

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EL CONDE

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Pablo’s six
Tony Manero
(2008)

La follia ossessiva del protagonista come metafora di una società civile ormai allo sbando, schiacciata dalla dittatura.

No – I giorni dell’arcobaleno
(2012)

La forza del popolo cileno che democraticamente si ribella al pugno di ferro dittatoriale e torna a sperare in un futuro migliore.

Il club
(2015)

Una casa per la rieducazione di sacerdoti che hanno perso la retta via diventa una fucina che alimenta il male in personaggi privi di sensi di colpa e di rimorso.

Neruda
(2016)

La storia di un poeta in fuga da un paese che lo perseguita vista attraverso gli occhi dell’uomo incaricato a catturarlo.

Jackie
(2016)

Il sangue sul tailleur rosa della First Lady, il crollo della Camelot presidenziale, la fine di un’epoca di speranze e illusioni.

Spencer
(2021)

Una principessa ribelle che non si piega di fronte alle macchinose e ipocrite regole istituzionali.

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