Dopo il suo primo lungometraggio del 2001 O kalyteros mou filos, diretto assieme a Lakis Lazopoulos, che narra vicende di tradimenti tra due amici di lunga data, Lanthimos realizza Kinetta (2005) un morboso e voyeuristico gioco di ricostruzione di una scena del crimine. Già con queste due opere, ma soprattutto con Kynodontas del 2009, il regista greco si pone dinnanzi allo spettatore con una sorta di sfida alla visione e alla verosimiglianza.
L’ambiente e le situazioni rappresentate sono sempre sopra le righe e al limite dell’assurdo, ma funzionano da metafora rappresentativa del mondo contemporaneo. Una visione algida e realista che ci mostra qualcosa di anomalo e completamente fuori dagli schemi. The Lobster (2015) segna l’approdo di Lanthimos a Hollywood con un film che consolida il suo raffinato stile, rappresentando una società futuristica con regole insensate e paradossali e lo stesso avviene, in una forma sempre più virtuosa e manierista, con Il sacrificio del cervo sacro del 2017. Nel 2018 con il suo film storico La favorita, il regista abbandona la cifra fantastica e surreale per parlare di emancipazione femminile con il suo solito tocco visivo elaborato e magistrale.
Le tematiche fondamentali che ritornano nelle sue opere ovvero i rapporti di coppia che portano ad estreme conseguenze, il voyeurismo morboso, il dolore e l’elaborazione del lutto come mezzo per cambiare la propria identità fanno del suo cinema un unicum nel panorama contemporaneo.
Tratto dall’omonimo romanzo di Alasdair Gray del 1992, il nuovo irriverente lavoro di Yorgos Lanthimos rivisita con una creatività sorprendente i canoni tipici del cinema gotico, avvalendosi di un cast di altissimo livello. Quando la figlia Bella si uccide per sfuggire alle...
La rappresentazione della morte, in una simulazione virtuale perversa che sfugge di mano.
L’orrore nella normalità della vita familiare in un esperimento folle ed estremo che sfocia nell’incesto.
Al centro dell’attenzione la fase dell’elaborazione del lutto con individui che fanno le veci del dipartito per lenire il dolore dei parenti disperati.
In una una società futuristica con regole assurde e paradossali, le persone devono scegliere se accoppiarsi o diventare animali.
Un ulteriore passo in avanti nello stile, con una torbida storia di vendetta dove delle forze oscure portano alla disgregazione di una famiglia.
Una straordinaria e pluri-premiata Olivia Colman, in un film in costume, inno all’emancipazione femminile.